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Pubblicato: Sabato, 15 Settembre 2007 23:02
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Scritto da snowFox
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MAURITIUS: SNOWFOX A MAURITIUS
Wow... 1 mese dalla partenza per Mauritius, sono felice!
Bene Mauritius... a Mauritius si fa kite..lo spot più famoso è Le Morne. Bene, li è famoso a quanto pare per delle onde, che si vedono nei video..decido di Studiare TUTTO. Come lo era stato per il Brasile.
Scopro i nomi dei Reef… questo è un vero Spot paradisiaco vento, mare piatto e fuori onde perfette.
Foto, video, forum, chiedo a chi ci è stato, devo sapere tutto, una volta la il tempo è prezioso.. e io voglio sapere di che morte dovrò morire.
I CONSIGLI:
Mi disse Simone (kiteforum)...
“Tra gli ondoni sono andato un paio di giorni, ma a Manawa, almeno li il fondale è di almeno 3 metri, se prendi una lavatrice non ti fai nulla, a One-eye, mi sono soltanto avvicinato, non fa per me, ne per altri che dicono di saper surfare, pare che il punto più alto del reef sia 40 cm, ma poi ci sono punti di uscita, d'entrata, punti in cui l'onda chiude e poi continua...questo è quanto mi è stato riferito da chi le surfa da 4-5 anni col windsurf, poi quando vai giù le vedrai.
Per me era già difficile Manawa, non tanto per la paura, ma per il fatto che non sapendole surfare mure a destra, dovevo farlo in fakie, immagina se mi affondava la tavola e mi devastavo sul corallo di One-eye!”
Manuel (RR Team)
“…sai te come fai? Quando sei li vai.. vai verso il reef..come tutti! Poi come senti le prime due botte dell’acqua.. come vedi i primi muri.. tiri fuori il tuo bel paio di orecchie da coniglio giri l’acquilone e torni indietro..Tranquillo è cosi!”
Anonimo..(Marano)
“Quando andrò, per prima cosa vado prima vado con la bidirezionale a vedere.. non ci penso nemmeno di andarci col surfino direttamente..”
Bene mi dico... cos’è una guerra...
Scopro che c’è il Club Mistral che offre sorveglianza...
We provide rescues as far as we can, One eye is a spot where we can't offer a good surveillance
Marco Baiocchi (Pro North Kiteboarding)
“Se vai a Le Morne per l’acqua piatta te lo dico io.. vai in brasile, li si va per le Onde!...Inizi, prendi la mano con la tua tavola sul Little reef.. poi passi a Manawa, se tutto va bene e te la senti, vai a vedere One Eye, studiala da davanti, dentro il reef poi valla a vedere da dietro e guardi gli altri.. occhio però sono veloci.. surfa la fine dell’onda, capiscila.. e se te la senti, ti avvicini al fulcro! Con la testa e stando attenti si fa tutto! Mi raccomando occhio!
.. e cmq c’è uno col binocolo che guarda tutto il giorno se sei in difficoltà.”
Si! Che ce la posso fare allora..
MAX (kiteforum)
“…One Eye non è posto per kiter medi.. tanto meno per i principianti del waveriding..”
Anonimo (kiteforum)
“..no. Io non ci penso nemmeno ad andare in mezzo a quei bestioni..cmq troverai qualcuno in spiaggia per andarci..”
Notaro (VCM)
“…guarda ti do un consiglio a One Eye non andarci…”
Alex Celli (RR Team)
“..e che cazzo è One Eye?..”
Inizio ad essere seriamente preoccupato.. a 15gg dal Volo presunto (non ancora fermato) la mia paura non è se c’è il volo e quanto lo pagherò per quello c’è una “splendida e prelibata” che ci pensa… la mia paura è per quelle cose che chiamano ogni tanto SWELL! Bha!
Studio meglio i video, scarico gli Stance 25, su you-tube anche cerco One Eye.
LA SITUAZIONE è VERAMENTE SERIA.
I dubbi che fossero tutte leggende metropolitane iniziano a svanire. PARTO.
Dopo 4 gg a Rodrigues, una selvaggia e remota isola indietro di circa 50anni, giungo nella popolare Le Morne. Wow posso sfoderare il mio impolverato inglese..
Sono li davanti ad un mare bianco dalle paperelle attendo info sulla vela da montare.. non vedo l’ora di andare a vedere quello sfunizzo di schiuma che si vede a 4 500 m da riva.. IL REEF!
Peter:
Are yours first time in Le Morne? Yes! The first Day.
..well…There’s the Little.. over there are Manawa, look the small kite over the wave..
Ok.. but sorry, and One Eye is.. NO One Eye is this.. ahh ok.
Do you think to go in One Eye?
Bff I think..!
Parto in bordo scopro che little reef è vicino a riva.. affollato come dalle descrizioni su internet.. è pieno di maledetti Windsurfisti che ti tagliano la strada e ti sfiorano ogni momento.. va b’è.. entro nelle onde.. woww che potenza..
Woww sono grosse.. dopo 1 ora iniziano ad arrivare i set di 2m..2.5, sfondarle non è fattibile bisogna saltarle!
Sembra di partecipare ad una corsa ad ostacolio.. che bello.. provo a surfarle..in fakie perché le onde sono sinistre e io sono Regular.
Mi riesce tutto sommato.. ma non mi capacito del fatto che questo LITTLE abbia delle onde cosi grosse e ripide.. eppure si chiama Little!
Esco dal Canale dove la corrente è un fiume davvero, ed inoltre il vento fa degli scherzetti.. guardo One Eye da sopravento.. fa paura.. dei muri d’acqua alti 3-4 m che sembrano esplodere!
Per paura di finirci dentro rientro.. mi accontento del Little come lo chiamano loro.. è gia troppo.
Il secondo giorno sono ancora li.. ed è ora di usare la tavolina da onda! Basta giochetti. Il freestyle posso farlo benissimo anche a casa.
Mi sento sicuro. Il reef butta sui 2.5m e io mi diverto come i dodicenni in salagiochi. Ma l’obbiettivo non è quello, guardo one eye.. ci sono 6 kite e 4 5 windsurf.. mamma mia come vanno! Sono da video.
Scorgo una torretta piantata sulla barriera davanti one eye.. ma allora daiii se c’è un salvataggio li che chiama i soccorsi non si muore dai!
E cosi la sera scopro che il mio vicino di casa che sta partendo per Genova.. è li da 21 gg..
E scatta… ”Scusa, io sono 2gg che sono qui e sono andato a Little Reef! Ma…pensavo fosse più little, non oso pensare come sono i reef seri..
Uhauhauha! Nooo esclama il tipo.. c’era la mareggiata di solito sono più basse le onde! Oggi c’era la torretta a one eye per i pro della naish! Hanno spaccato tutto. Io sono stato quando c’era 1m d’onda, ma in questi gg non ci sarei andato nemmeno se mi avessero pagato. E mi spiega come funzia l’ambaradam..Interessante.
Continuo a caricarmi.. allora dai che è fattibile.
Viene il mio giorno..
in spiaggia trovo il Team Suicidio di Cesenatico, con altri 2-3 italiani.. adesso si che si può tentare l’uscita verso i Reef. Sono carico come una molla…
I soccorsi per oggi sconsigliano il reef più lontano (Manawa)! Salta il programmino a step consigliatomi da Baiocchi.
Tra tutti, solo uno è un waverider esperto.. parte diretto è gia dentro One Eye… ma come e io?!
Prendo su la tavola da onda.. non voglio perdere tempo a convincere gli altri.. preghiera assieme alla mia compagna..(un pochetto preoccupata) e via, parto diretto verso il reef senza nemmeno raggirarlo da dietro tramite canale nella barriera, voglio vederle da vicino. BOOM! le sento sono impressionanti inizia la pressione psicologica… inizio a guardare il movimento, l’alzarsi e l’esplodere di quei serpentoni cosi lisci e perfetti..
Si incrociano gli sguardi, tra me e gli altri cavalieri, improvvisamente nessuno si manda a quel paese, nessuno sguardo malefico, tutti pronti a darti una mano e tutti a vegliare sull’operato altrui.
Sembra il gioco di squadra che fanno i leoni per accerchiare il bufalo (ndr), mamma mia finisce il set e scatta la decisione, si esce dal reef mentre le onde sono basse, bisogna evitare i punti critici evitare i tubi, e fuggire quando è ora di farlo.
Una volta fuori quella che era un’emozione forte diventa troppo forte.. paura direi.. a sud sottovento c’è l’oceano indiano con i suoi abitanti, solo onde in mare aperto, bolino per arrivare all’inizio di One Eye, studio cosa fanno gli esperti da dove entrano dove escono e come si comportano quelle simpatiche ondine, ad un tratto sono dentro l’onda mi spinge.. ma forteee, cenno 1 curva e esco subito wow.. carina la cosa.. è ora di provarci proprio.
Diverse onde le ho perse, sono veramente veloci, in bordo col vento side-off loro vincono e ti sorpassano, poi finalmente inizio a godermene qualcuna è adrenalina pura.. solo a stare sulla fine dell’onda prima che rompa, wow mi sento coraggioso e decido di avvicinarmi sempre più al punto radicale dell’onda, le prime mi mettono un bel magone, l’onda quando si avvicina alla barriera ti alza e dall’alto vedi l’acqua, tanta acqua risucchiata dalla barriera che gli fa fare i ghirigoli tipo idromassaggio mentre la fa uscire dai suoi coralli, e tu sotto lo specchio vedi tutto, tutti i crepacci, i colori, lo stacco tra i colori accesi del corallo, al blu profondo dell’oceano.. è PANICO.
Inizio ad assistere alle prime scene di crash, kite disintegrati, gente sanguinante che resta in piedi sulla barriera con l’acqua sotto al ginocchio, poveretti… anche il gommone di soccorso è finito incagliato sulla barriera per non aver preso il canale dopo un salvataggio e rispedito dentro la barriera solo a colpi di onde!! un campo di battaglia..
Ma io non oso come loro mi dico, io scappo quando è or… un sibilio.. partono i pesci volanti, escono in mare aperto e mi volano per una 50ina di metri a fianco a me, wow che storiaa, sto inziando a prendere confidenza.. troppa, e decido di prendere l’onda non più da regular e quindi con le spalle all’onda.. ma di prenderla di petto come fanno i PRO, ma io non lo sono e il piede sx dietro mi da meno controllo,
parte l’onda a siluro mi ingoia.. mi spinge forte..bellissimo, cenno una semicurva ma sono alquanto impedito, davanti a me inizia ad alzarsi la cresta.. ODDIO e adesso? rompe la sezione davanti, ormai è tardi per uscire da dietro, opto per una fuga dentro la barriera mi metto in bordo kite in potenza, ma non basta, ho paura di finire schiacciato (non passa uno spillo tra le chiappe), un 2.5m di muro che mi spingono, dietro la schiena che iniziano a rompersi sopra di me.. l’acqua ingoiata dall’onda mi scorre sotto alla tavola al doppio della mia velocità… mi sento fermo, ed intanto guardo sotto quei 50cm d’acqua, quei crepacci cosi taglienti, cosi inquietanti, le stesse che permettono a tutto ciò di esistere… BOOOOM il tubo si rompe sulle mie gambe, proprio sul polpaccio e la tavola, ho paura di cadere e restare sotto, la schiuma inizia a coprirmi tutto non vedo più niente, sono in apnea tra l’acqua polverizzata, lo stato d’animo è quello di un perdente, di un fallito che attende il boia, ma dopo poco il fumo si dissolve.. e io per diooo sono in piedi, sono in pieeediii! le gambe tremano, la bocca trema.. ma vedo la riva! Sono intero! Coglione ma intero!
5 minuti di relax forse 10, ma la testa è quello che è, ci ritorno, surfo, ora niente più idee malsane, eccola lii ancora lei, mi si rompe una sezione davanti a me, oddio mi rompe addosso mi sento ingoiare le gambe e la tavola, l’unica cosa che mi viene in mente di fare è invertire il kite in piena potenza e sfondo quel mucchietto d’acqua meno di 2 metri e mi faccio lanciare in mare aperto.. tavola a perdere!!! e ora???
Ora mi ritrovo in mare aperto e col culo a mollo, arrivano altre onde inizio a farmi tirare dal kite sempre più al largo, ma non sono solo, passa l’italiano hey che botta! La tavola? È oltre la barriera.. ok te la prendo tu resta qui e occhio.. ok resto li che problema c’è? A parte.. a parte il fatto.. che.. perché i pesci volavano? Non è che qui sotto in questi mari fondi 600metri c’è qualche…..?! …rannicchiato immobile a pelo d’acqua aspetto la mia tavola.. ringrazio e riparto (respect).
I giorni seguenti non furono buoni per uscire ai reef tranne per qualche scappatella, ed arrivò inesorabile l’ultimo giorno di vacanza, è mattina ed il vento è ancora più da terra del solito, rafficato, sembra il ponente a Rimini.
Il Local (bravissimo) entra in acqua e poco dopo esce, tutti restano a parlare a riva, ma il mio socio di onde italiano arma il 12 e mi fa io vado vieni?
CERTO!!
Usciamo in mare solo noi, solo noi a one eye, mi sentivo un pò pirla a dire il vero sapendo che tutti guardavano noi, ma va b’è è l’ultimo giorno DEVO fare waveriding.
Arriviamo la e niente il 12 è troppo grosso il vento a 100m da riva è fortissimo rientriamo ed armiamo il 9.
Ho con me la macchina fotografica subaquea per farci qualche foto sul reef con gli ondoni che madre natura ci mette a disposizione, il tempo di scattare 2 foto che il vento inizia a bucare, noi col 9 fuori il reef, prossima tappa MADAGASCAR!
Hey Emilià, rientriamo che è meglio, e io: ehh direi di si! Dentro la barriera il vento è ZERO le onde enormi sempre più alte dai 2 eravamo già ai 3 metri, Emilià passiamo dal canale boliniamo e via siamo salvi. Ed occhio ehh, teniamoci d’occhio, ok partiamo io bolino più di lui che ha il 7!!
Arrivo sopra vento dopo molti bordi, un po’ da egoista lascio il compagno di merende nei sui casini a One Eye ma almeno uno deve rientrare.. arrivo accanto a Manawa, non l’avevo ancora mai visto!
Onde di 5 6 metri, enormi io sono li a 1300m dalla costa, da solo in mare aperto con poco vento e da terra, sono preoccupato, spero che la mia morosina mi abbia visto e che abbia avvisato qualcuno, la situazione è abbastanza grave, DEVONO avermi visto!!!
Tento di rientrare più volte, ma i set di onde di 4 5 m come mi avvicino alla barriera a Chamoix me lo impediscono senza vento finirei frullato tra le rocce, ritento e ritento ancora ma niente le onde son sempre più enormi e i set sempre più vicini, quando rompono davanti a me mi arrivano gli schizzi, solo dopo circa mezzora ancora fuori a fianco di Manawa senza vento, sono abbastanza provato e stanco, le braccia a forza di muovere il kite mi fan male, ed ecco che stalla vedo il kite cadere,
sono veramente nella merda adesso! Ma lo rilancio, non ne posso più… riparto con quella ventarola maledetta verso riva devo passare dentro, attendo 2 set e via decido di mettermi a ruota di un cavallone per passare le rocce, momenti delicati ma con una raffica donatami dal cielo, sono dentro! Sono salvo. Il kite cade io mi sdraio, approfitta della raffica anche Stefano che rientra. È andata grassa Emiliano ehh?! Direi di si. Basta io torno a riva! È l’ultimo giorno, e la vita è bella. FINE.
Stefano ritornerà sul reef da solo, io lo guardavo da riva pronto a chiamare i soccorsi, e dopo 1 ora è stato ingoiato da un set di onde, sparito, kite e lui inizio a chiamare il gommone, Stefano riappare, una volta rientrato a riva racconterà di essersi sdraiato sul reef in attesa che finisse il set, riportava tagli da corallo su cosce e ricci conficcati nei piedi.
Mauriitius tornerò! One Eye..
Emi (snowFox – RR).
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Pubblicato: Sabato, 05 Novembre 2005 11:33
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Scritto da zunflaz
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MASTERCARD ALEX
Martedì 1 Novembre 2005
Era ormai più di un mese che la “bonaccia” regnava sovrana…..
Negli ultimi tempi il Gatto e la Volpe si erano limitati alle solite e noiose attività tipo uscire dai ristoranti senza pagare o tirare le sedie bianche di velluto fuori dalla finestra della discoteca “Paradiso” o ancora spaccare bicchieri e bottiglie nei ristoranti locali.
Dopo aver consultato l’oracolo di Internet la vecchia Volpe di via Sacramora, con la solita gentilezza elargì la buona notizia agli altri RR : ”Ehi! Brutti pezzi di merda, muovetevi! In Toscana c’è il vento, BASTARDI!”
Il fido compare Zunflaz accettò l’invito e così fecero anche altri due ragazzi non ancora membri del clan (Alex e Andrea)…..i quali ignoravano la filosofia di viaggio dei due…..
Quando si muovevano, anche gli Zingari restavano perplessi, solo le Bestie potevano competere con i due ragazzi in questione.
Appena arrivati sullo spot toscano di Marina di Grosseto i quattro si catapultarono in mare anche se il vento sembrava non voler soffiare al di sopra dei 12 nodi…..
Così dopo un uscita non del tutto esaltante i due cercarono in tutti i modi di trovare qualche goccia d’acqua per potersi lavare, e dopo vari tentativi dovettero ripiegare per l’arrivo del proprietario del Bar nel quale si erano intrufolati di soppiatto……
Dopo aver constatato la sconfitta e dopo aver notato gli sguardi perplessi degli altri compagni di viaggio, i due dovettero a malincuore ripiegare su un agriturismo del luogo; ma il bello doveva ancora venire.
Il giorno successivo, al momento del risveglio, il vento era ancora assente…..
I quattro pensavano già come affrontare il ritorno a casa e stavano inventando le scuse più assurde per affrontare gli sfottò degli altri Rimini Riders (tipo:”Francesco è rimasto chiuso nell’autolavaggio” o “Il Vento era talmente forte che anche le bandiere si riparavano”) quando finalmente i 25 nodi previsti si fecero sentire per saziare le energie dei Kiters……
Si fecero le 5 del pomeriggio, il vento era finalmente calato, il buio stava prendendo il sopravvento quando il giovane Alex disse:”Dopo aver fatto 350 kilometri e dopo aver provato il mio bel Kite da 12 metri, a me piacerebbe vedere se si riesce a partire con il 16 metri.”
Zunflaz reagì con razionalità:”Alex, ora che gonfi tutto e che ti prepari sarà già buio e non vedrai più niente; e poi ricordati che sei già vestito,hai i Jeans e la felpa; dovresti re-indossare la muta bagnata”….
Senza neppure pensare la Vecchia Volpe Emi la cui parola era legge, disse:”Dai, su muoviti monta tutto e entra in acqua nudo,non è freddo! Assaggia la morte e vivi la vita!!!!”
Il povero Alex, che si sarebbe buttato da un ponte se Emi gli e lo avesse chiesto, si spogliò accettando la sfida ed entrò in acqua a torso nudo con indosso i Jeans per planare un'altra buona mezzora.
Il sadico SnowFox anche questa volta era riuscito a far prevalere il proprio carattere,per rendere felice un giovane ragazzo che in quei due giorni di festa aveva conosciuto e si era innamorato di un nuovo stile di vita……quello dei RIMINI RIDERS
Franci. (zunflaz - RR).